La fine dell’anno scolastico è un periodo critico per i figli, ma anche per i genitori che vivono l’attesa dei risultati, a volte con più sofferenza dei figli stessi.
Quando il risultato è negativo, cosa fare come genitore? Ci si sente amareggiati, arrabbiati, preoccupati, ma bisognerà trovare un modo per accompagnare il proprio figlio a superare quest’insuccesso, quindi, prima di tutto, bisogna ascoltare le sue emozioni.
Accogliamo la sua rabbia, delusione, frustrazione e apriamo un dialogo sull’argomento quando la tensione emotiva è scesa.
E’ importante rimanere calmi e mantenere un atteggiamento non giudicante, se non siamo tranquilli aspettiamo ad aprire una conversazione. Miriamo al dialogo e all’ascolto per ragionare su modalità più funzionali per affrontare la scuola l’anno che verrà.
L’insuccesso scolastico dei figli pone non pochi problemi educativi e familiari e tra le accuse reciproche, è facile che ci si dimentichi dell’obiettivo fondamentale: quello di superare le emozioni negative dovute all’insuccesso e ritrovare le motivazioni allo studio.
Il ragazzo dovrebbe essere sostenuto, sia da parte della famiglia che da parte della scuola, nel dare un senso alla bocciatura, aiutandolo a parlare del proprio percorso scolastico. Minimizzare o esasperare l’accaduto serve a poco, la famiglia dovrebbe aiutare a riconoscere l’emozione che si sta provando e trasformare l’emozione negativa in reazione costruttiva, individuare le cause e interrogarsi sul percorso scolastico migliore per le capacità della persona.